commenti su Essen

Guardando risultati e classifiche, stilando statistiche, si possono fare molti ragionamenti sulle prestazioni degli azzurri. Oltre a questi diverse sono le valutazioni che i tecnici e gli osservatori qualificati possono e devono fare nei confronti delle squadre azzurre.

SENIOR MASCHILE
I nostri si sono presentati all'appuntamento con delle variazioni rispetto alle annate precedenti: il reinserimento di Marco Porzio e l'esordio di Andrea Romano.
Guardando i team degli scorsi anni mancano all'appello Vaino, De Luca, D'Addelfio e Strazzeri, ovvero esperienza e, soprattutto, tanti chili di muscoli!
Il risultato è stato che la difesa ha sofferto moltissimo, subendo dei goals da posizioni che abitualmente erano fortificate. Esemplare la partita con la Germania dove abbiamo preso 4 dei 5 goals dalla stessa identica posizione centrale. La difesa ballerina degli azzurri ha, secondo me, minato la personalità degli stessi in diverse partite in un torneo logorante e pesante da punto di vista fisico come quello di Essen.
Ma c'è un'importante novità, e viene dall'attacco! Dall'esterno mai si era visto un attacco come quello presentato dagli azzurri, variazioni di schemi di attacco, tanti giocatori a rete (e non il solito anche se splendido Bellini), sicurezza nelle conclusioni a rete.
Penso che con qualche rientro in difesa (Vaino su tutti) questa squadra potrà dare grosse soddisfazioni.
Una nota per Andrea Romano, il portiere siracusano, con una grande esperienza nelle squadre azzurre U21, ha cominciato ad assaggiare la potenza dei tiri dei senior stranieri, ben diversi da quelli italiani cui è abituato, e penso che stia già riflettendo su come posizionarsi in futuro in questa categoria. Ha bagnato il suo esordio con un goal, segno che non rinuncia alla fondamentale capacità che i tecnici gli riconoscono nel partecipare alla manovra offensiva.

SENIOR FEMMINILE
Qui l'assente di turno e Sandra Catania, e scusate se è poco!
Eppure le nostre hanno pagato solo nelle prime partite lo scotto di una organizzazione logistica da rivedere profondamente: nella prima giornata, dopo solo 3 ore di sonno, costrette a girare affannosamente tra tutte le squadre ad elemosinare salvagenti e caschetti (i nostri non erano stati imbarcati a Roma) hanno perso di misura con l'Olanda, la stessa squadra che è stata dominata nella finale 5/6 posto. Per i giochi dei gironi la Spagna è stata particolarmente fortunata e si è ritrovata tra le prime 4 squadre, scippando un posto che di diritto, per quanto dimostrato sul campo, spetta sicuramente alle nostre.
Questo Team su cui sta lavorando con grande attenzione Rodolfo Vastola, è la squadra più forte che l'Italia ha mai avuto, e lo ha dimostrato.
Curiosità per l'esordio di Aneta Andziak, la popolare "gemellina polacca" che da anni vive in Italia e che ha ottenuto dall'ICF il permesso di giocare in Italia. Aneta, pur un pò leggera dal punto di vista atletico, si è dimostrata un buon cambio, in grado quindi di far respirare le titolari durante la partita.

UNDER 21
Qui c'è mancato poco per arrivare a parlare di "trionfo"! La medaglia d'argento è un clamoroso successo per gli azzurrini e, dopo 1 anno di critiche a volte aspre nei suoi confronti, la dimostrazione della grande preparazione ed attenzione che Gabriele Fabris   ci ha messo allestendo questa squadra.
Un insieme di piccole stelle che sono state concertate magnificamente dal nostro coach. Gli esordienti: Novara in porta è incredibile e se continua così manderà dallo psicologo più di qualche attaccante; Bertelloni ha mantenuto le promesse e partita dopo partita ha sciorinato sicurezza e classe.
I senatori sono stati veramente tutti all'altezza, ovvero hanno giocato su altissimi standard, vera chiave di successo per le squadre di giovani che normalmente pagano in termini di costanza: non si può non citare Coen Ara, nominato capitano grazie alla grande sicurezza che ha dimostrato; Savino e Malaguarnera che alternano potenza muscolare a tecnica internazionale; Capo che ha saputo risolvere con stile e freddezza diverse soluzioni intricate; Empoli e Santino che hanno sciorinato dimostrazioni sul significato di velocità e agonismo.
Veramente una grandissima sorpresa, piacevolissima per noi italiani.

ARBITRI
un settore da non sottovalutare, spesso nell'occhio del ciclone. Ci siamo difesi bene e in più a Zannoni l'onore di arbitrare la semifinale maschile e la finale femminile, a testimonianza del rispetto che si è conquistato in un campo dove i favori non vengono fatti a nessuno.


In conclusione penso che i risultati tecnici ottenuti ad Essen confermano che l'Italia ha un movimento importante, a livello mondiale!