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proposta per il prossimo consiglio Federale

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    Edoardo 3
    Post: 98
    Registrato il: 19/11/2004
    Utente Junior
    00 06/02/2008 14:32
    Ovviamente la mia è una proposta molto generica. Andrebbe sviluppata ed adattata al nostro settore che certamente non è “professionistico”. Io parto dalla considerazione che una società che investe finanziariamente e umanamente in istruttori, allenatori, progetti scuola e tutto quello che serve per fare vivaio, debba essere tutelato da chi invece non fa niente di tutto ciò e ingaggia giocatori da vivai di altre società. Cosi’ la società che invece ha investito per la costituzione di un buon vivaio di vede costretta a programmare la propria attività annualmente. Non può fare progetti a lunga scadenza perché la nostra federazione non ti da gli strumenti necessari, a discapito quindi della professionalità del nostro settore
  • ...
    00 05/02/2008 21:37
    per disperazione questo e altro
    si può dire che si tratta di una giusta legge, solo se è realmente la società ad aver fatto crescere l'atleta e non qualcuno al di fuori.
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    the deacon
    Post: 289
    Registrato il: 01/05/2006
    Utente Junior
    00 05/02/2008 18:51
    proposta per il prossimo consiglio
    E la legge Bosman dove la mettiamo?
    [Modificato da the deacon 05/02/2008 18:56]
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    Dado 2
    Post: 330
    Registrato il: 28/09/2004
    Moderator
    Utente Gold
    00 05/02/2008 18:47
    Direi che sarebbe giusto se i trasferimenti fossero onerosi, ma al momento non mi sembra che ciò avvenga nel nostro sport... o sbaglio?
    [SM=g7992]
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    Edoardo 3
    Post: 98
    Registrato il: 19/11/2004
    Utente Junior
    00 05/02/2008 18:40
    Istituzione per i giocatori della canoa polo del cartellino societario.
    ( L’anno scorso il basket aveva quasi trovato una soluzione al problema del vincolo: la cosiddetta legge Mattioli, che porta il nome del consigliere che l’ha messa nero su bianco. La proposta prevedeva di fotografare in tre momenti la vita sportiva di un atleta: 1) I primi passi, con l’iscrizione ad una società e l’inizio dell’attività sportiva. 2) La crescita nel vivaio, attraverso tutte le categorie giovanili. 3) Il salto di qualità, con il primo tesseramento da senior. In caso di trasferimento, la società acquirente avrebbe pagato una quota pari al 33 per cento alla o alle società in possesso del cartellino del giocatore nelle tre diverse fasi della carriera sportiva. Una soluzione equa, che teneva conto delle diverse esigenze delle parti. La legge Mattioli avrebbe infatti sdoganato gli atleti, premiando nel contempo il lavoro di preparazione svolto dalle società sportive - che spesso reclutano i ragazzi nelle scuole, quando sono ancora tecnicamente impreparati.)Che ne pensate?