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Organizzazione giornate di campionato

Ultimo Aggiornamento: 19/04/2007 10:08
19/04/2007 10:08
 
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Multe
Le multe sono necessarie se non si rispettano le regole. Succede così in ogni settore.
Il problema però sta a monte e un po' lo ha accennato anche Boffy.
Come si fa a garantire:
- ambulanza
- cronometro
- doppio pontile
- ecc.
con l'attuale contributo federale?
Forse bisogna trovare modalità di finanziamento alternative.

Per quanto riguarda la scelta della location è vero che in alcune piscine l'affluenza è nulla, ma non è che in altri luoghi ce n'è molta di più (vedi S.Miniato, Ognina, ecc.). Nel 90% dei casi gli spettatori si riducono agli atleti che non giocano.
Provate a immaginare una partita, anche di serie A, senza gli altri atleti come spettatori. Anche al laghetto dell'EUR non credo si fermerebbero più di 10 persone...
Se non c'è un'adeguata comunicazione la sola scelta del luogo può non essere sufficiente.

[Modificato da Dado 2 19/04/2007 10.08]

17/04/2007 18:00
 
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Penso che la strada da percorrere sia quelle delle multe, delle penalizzazioni e quanto altro possa servire a far si che il nostro sport diventi prima che vendibile, guardabile.
Prima di tutto, a chi compete l'assegnazione delle multe? da come ho capito, dovrebbe essere compito del direttore di gara su segnalazione degli arbitri, giusto?
Se fosse così c'è già un anello debole, dato che abbiamo visto che negli anni sono stati molto pochi i direttori di gara che si sono accollati questa responsabilità.
A mio avviso tale onere dovrebbe essere unicamente riservato alla giuria di gara.
Parlo sia di multe che riguardino la struttura di gioco che quelle rigurdanti la tenuta di gioco delle squadre.
Da come ho visto alla prima giornata di campionato in serie A c'è ancora troppa disponibilità da parte del settore arbitrale o della classe dirigente ad accetare alcune situazioni (struttura,abbigliamento e d comportamento) che di certo non ci aiuto a crescere, e ancor di più non seguono quella che è l'attuale indirizzo della federazione cioè giocare in luoghi visibili per avvicinare più persone al nostro sport.
Questo è avvenuto sia nella prima giornata di serie A a Catania che alla prima giornata di serie B a Napoli, in cui molte squadre avevano una tenuta di gara non proprio idonea.
Adesso c'è da dire che con l'attuale contributo federale diventa veramente difficile organizzare un evento visibile in mare (napoli o Catania) e che sia allo stesso tempo organizzato secondo regolamento. Una su tutti il problema del doppio pontone.
A questo punto come diceva JAck conviene giocare a Nesima , alla scandone (organizzazione sempre perfetta)ma con afflusso di pubblico pari a zero, oppure nel porticciolo turistico con qualche mancanza dal punto di vista organizzativo?

[Modificato da boffy 17/04/2007 18.07]

17/04/2007 16:13
 
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Dado, vedendo che avevi il logo della Lazio pensavo facessi ancora parte della società per questo ho chiesto lumi.
Non credo il nuovo Presidente della Lazio fosse a San Miniato, o se c'era non l'ho individuato.

Comunque il senso del discorso è stato in qualche modo sviluppato da Jack che ha ben interpretato il mio pensiero.

Abbiamo molto da fare a livello di società a livello di:
PARTECIPAZIONE: sportività, comportamenti, rispetto delle regole incluse quelle che riguardano canoe, caschi e corpetti, a questi ultimi aspetti sono legati gli aspetti del prodotto marketing che eventualmente si vorrà vendere
ORGANIZZAZIONE: ovvero tutti gli aspetti messi in luce da Dado più gli altri necessari per organizzare un evento.

Dallo scorso anno sono state introdotte nuove regole, o meglio indicizzate delle multe da pagare nei diversi casi.
Meglio sarebbe se le società capissero l'importanza di organizzare un evento correttamente e se fossero capaci di venderlo.

Personalmente penso che se ci fossero fondi andrebbe aumentato l'incentivo di organizzazione, ovvero assegnare un premio di €5.000 a chi organizza ma pretendere un preciso rispetto di norme organizzative (cronometrista, guardalinee, ecc. ecc.). Se al candidato viene chiesto di versare una caparra di €2.500 per aggiudicarsi la gara questi rischia di perderli,e dinon avere nessun contributo, in caso di inadempienza.
Andrea Donzelli
17/04/2007 14:02
 
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Perfettamente concorde con te, a fronte degli investimenti federali occorre una verifica. Ma come strutturarla? Verifica preventiva (è attuabile?) o sistema di multe a posteririori?
17/04/2007 13:01
 
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Re: Piccoli passi
Premetto che la mia critica, come del resto quelle che ho fatto negli anni passati, vuole essere costruttiva e non nasce da una volontà di attaccare la FICK fine a se stessa. Mi ritengo un libero pensatore, non ho velleità politiche, ecc. quindi ogni critica/osservazione è fatta solo nello spirito di migliorare questo sport.

Jack, giustamente parlavi di contributi crescenti della federazione. Bene. A fronte di tale contributi quale deve essere il prodotto offerto? Chi lo controlla? Questo è un passaggio FONDAMENTALE. Se non c'è una definizione degli standard e una verifica successiva si rischia di buttare quattrini. Su questo siamo d'accordo.
E' chiaro che se il contributo vale 100, il servizio offerto non potrà valere 1000...
E' un cane che si morde la coda, ma se non si studiano strategie innovative rischiamo di rimanere nello stato in cui versiamo da anni.
17/04/2007 12:43
 
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Piccoli passi
Beh un piccolo passo è stato fatto. Per la prima volta è stato introdotto un contributo per l'organizzazione delle giornate di camiponato di seire A (e delle finali) quindi un primo minimo investimento in questo senso c'è.
Aggiungiamo anche che ai comitati regionali sono stati dati contributi per la costruzione delle porte o per l'acquisto di tabelloni.
E' chiaro che questo puo' essere visto solo come un primo passo e non come la soluzione. Occorrerebbe estendere il contributo almeno alla serie A1 visto che il costo organizzativo di una giornata di A1 è uguale a quello di A.
Occorrerebbe anche un sistema di verifica o meglio di catalogazione degli impianti e della qualità offerta.

Qui però sorge una riflessione su quali debbano essere le priorità nella scelta dei luoghi di gioco. La qualità dell'impianto secondo molti (porte adeguate, che non abbia rischi di impraticabilità, che abbia docce e spogliatoi...). La posizione geografica secondo altri (che sia alla giusta distanza da tutte le squadre, facilmente raggiungibile in auto, nave, aereo...). La visibilità secono altri ancora (porticciolo di mare tipo Lerici, laghetto in centro città tipo Eur).

E' estremamente difficile centrare tutti questi obiettivi visto che in alcuni casi sono in contrapposizione.

C'è anche da dire che se i contributi organizzativi dovessero crescere sarebbe possibile affittare piscine coperte da 50m consentendo anche di cominciare il campionato già in febbraio/marzo riuscendo così anche ad allungare la stagione. [SM=x564439]

Finisco dicendo che forse tra le righe dell'intervento di Donza (preso come un attacco diretto) c'era il fatto che prima di chiedere alla federazione di investire occorre dimostrare che esiste una certa maturità del movimento a partire dalle società (comportamento in campo e fuori, rispetto dei campionati, sportività, volontà di migliorare e non solo di criticare etc, etc...)
17/04/2007 12:13
 
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OT
Andrea l'oggetto del topic è un altro. Non credo che dato che io ho fatto parte della Lazio fino all'anno scorso, società in cui ho lasciato il cuore (vedi avatar), non sia autorizzato a porre l'accento su problematiche di carattere generale.
Per quanto riguarda la Lazio credo che il nuovo presidente abbia spiegato la situazione a S.Miniato. La società ha fatto di tutto per trovare atleti disposti a giocare il campionato dopo la "campagna acquisti" dell'Accademy. Purtroppo non c'è riuscita e in due è difficile giocare.
EOT

Ora torniamo in topic per favore

[Modificato da Dado 2 17/04/2007 12.14]

17/04/2007 11:18
 
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Scusami Dado, ma visto che partecipi attivamente al forum saresti in grado di spiegare la situazione Lazio che non si è presentata al Campionato?

Effettivametne è molto triste che in Serie A succedano ancora queste cose e prima di richiedere che la Fick faccia investimenti bisogna che la base si stabilizzi su alcuni punti, primo fra tutti la presenza nella massima serie!!!
Andrea Donzelli
16/04/2007 13:12
 
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Riapro un discorso trito e ritrito, ma mi sembra che le cose vadano peggio invece di migliorare...

La giornata di A1 girone 2 di Catania del weekend passato ha evidenziato ancora una volta i limiti di alcune sedi.
Il tempo inclemente ha infatti creato numerosi problemi all'organizzazione e al regolare svolgimento delle partite (vento e onde non sono il massimo per una partita di canoa polo)e ha reso anche più evidenti i difetti organizzativi. Nello stesso posto, peraltro, si è svolta anche la prima giornata di A.
Non mi sento di addebitare più di tante colpe all'organizzatore (anche se un po' più di professionalità nella gestione del cronometro non guasterebbe!) che ha comunque il merito di essersi messo a disposizione della FICK per rendere possibile l'evento.
Il problema sta a monte.
Se la FICK non sostiene adeguatamente le società questo sarà lo spettacolo che saremo destinati a vedere anche nei prossimi anni. Parliamoci chiaro: organizzare una giornata di campionato in sedi adeguate (piscine, ecc.) costa soldi, tempo e fatica e le società spesso preferiscono sobbarcarsi una trasferta in più piuttosto che prendersi tale impegno.
Si era poi parlato di una sorta di certificazione dei campi. Che fine ha fatto?

In conclusione credo che senza il SUPPORTO della federazione sia impossibile mostrare un bello spettacolo, quindi risulta anche molto difficile vendere il prodotto "canoa polo".
Dopo il supporto, però, è necessario anche il CONTROLLO: bisogna verificare infatti che le strutture sia adeguate allo svolgimento dei campionati (magari introducendo multe per gli organizzatori che non mantengono gli standard previsti).

La Federazione deve trovare il coraggio di investire. Solo in tal modo è possibile avviare un circolo virtuso che può portare ale reperiemnto di nuove risorse attraverso sponsor, televisioni, ecc.
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