Squadre B [... donne, playoff, ecc.]

RETTIFICA:

Daniele del San Miniato ha scritto anche su questo forum nella sezione "formazioni" per comunicare la sua scelta... dunque c'è già un 3d dove si parla di questo fatto!

a quanto si legge su un altro sito di canoa polo italiana
il San Miniato ha deciso di rifiutare la promozione in A per varie ragioni e dunque anche il prossimo anno disputerà la serie A1...

ora a chi va il posto in A lasciato libero?

PS: mi pare che qui comunque siamo OT quindi sarebbe meglio aprire un nuovo topic a riguardo...

ieri scadevano le iscrizioni per i campionati
novità o tutto confermato?
qualche squadra in A o in A1 non ha confermato?

occhio a lamentarsi!
cerchiamo tutti il bene della polo...

c'è chi in inverno ha piscine al caldo per potersi allenare, chi abita in porticcioli dove non si scende mai sotto i 10 gradi, chi non ha nessun rimborso dalle società, chi neanche in A riesce ad avere 5 giocatori da schierare e va a cercare giocatori da altre squadre (e magari vince pure il campionato)

ognuno ha i suoi problemi
cerchiamo di scrivere in maniera costruttiva

ad esempio: hai 4 ragazze? metti un post sul forum e scrivi: noi siamo in 4, c'è qualche altra ragazza spaiata?

ad esempio a me sembra limitante che se uno gioca in A femminile con il bologna, poi non possa giocare in B con un'altra squadra...

Caro Bruno,
sei davvero sicuro di essere quello nella situazione peggiore?
ci sono una marea di squadre anche maschili in situazioni come la tua o peggiori e non per questo vanno in giro a piangere e a scaricare le colpe sugli altri o a prendersela con chi interviene in una discussione (anche in maniera pacata) trattandolo come se ti avesse rubato qualcosa...

Roma è un bacino d'utenza molto ampio come ha detto qualcun'altro e non ho dubbi che anche li non sia facile portare delle donne in canoa, ho perfettamente idea di quali siano le difficolta.
Detto questo la federazione non prende (solitamente) le decisioni per favorire o sfavorire una società, se questa è la decisione che è stata presa evidentemente sembra il modo migliore per far crescere il movimento.

L'inverno è lungo, trovare 2 ragazze disposte a confrontarsi con squadre anche superiori è difficile ma non impossibile... con impegno e passione credo che tu sia in grado di farlo!!

In bocca al lupo!
un saluto

A bruno come dicono a Roma sei sempre "er mejooo"""!!!

Se le ragazze vorranno continuare saranno loro a trovare la soluzione, che non è certo quella di giocare in serie B, stai sereno e vedrai che tutto si risolve, perchè non chiedi a Jack (visto che ne ha bisogno) se possono giocare con loro, sfrutta la situazione sgradevole che hai creato per dare un futuro "rosa" alle tue ragazze, vedrai che si aggiusta tutto e vedrai che si divertiranno di più con altre ragazze contro altre ragazze piuttosto che con i maschi contro i maschi..

Tieni duro, e sfrutta il casino che hai creato per ricreare!

Magari con Jack ti crescono pure meglio e imparano qualcosa in più e ti tornano più forti!

DAIIIIIIIIIIII !!!!!!!!!!!!!!!

Non fare l'ottuso che la soluzione c'è ed è più bella!!!!

... per osservatore

Bruno non tela prendere se non tutti si firmano. Ricordo a te ed altri che scrivere sul forum è interdetto ad alcuni esponenti illustri della polo quindi il motivo può non essere solo il non volersi esporre ma spesso (in caso di osservazioni puntuali e con toni adeguati) anche il non poterlo fare per evitare "richiami" ufficiali.

... per Bruno

So bene l'impegno profuso da Bruno e la calorosità con cui affronta certe problematiche. Confido nel buon senso degli addetti al lavoro per trovare un rimedio alla moria del movimento. Insisto che mettere i paletti non può essere un rimedio.

Secondo me l'errore di Jack e probabilmente di qualche altro è proprio la considerazione che [...] "La riduzione del movimento femminile è cominciato proprio quando si è cominciato a "liberalizzare" le possibilità di gioco delle ragazze. La prima batosta è arrivata con l'introduzione delle squadre miste, fatta in buona fede pensando di fare un favore alle società che come la tua avevano 2/3 giocatrici. Unendosi ad altre avrebbero potuto giocare il campionato. Quell'anno l'effetto fu esattamente l'opposto. Molte squadre preesistenti si unirono diventando una sola. :(... "

Credo sia stata solo una coincidenza e che la regressione del movimento sia dovuto ad altro...
E' chiaro che la polo non è uno sport proprio "femminile" ed un abbandono maggiore da parte delle ragazze credo sia fisiologico...
Credo sia stato più una coincidenza che l'onda lunga sia passata proprio in concomitanza di quei cambiamenti e non che questi ne siano stati la causa.
Poi ci sarà pur stato qualche caso per cui è andata come dice Jack ma oserei dire che siano stati casi... sparuti.

Caro Amico
i problemi li abbiamo tutti!
pensi che siamo tutti spesati di tutto per qualsiasi cosa?
aggiungo che non è che tu sia più meritevole di altri
voglio dire, vieni a Bologna ad allenarti di inverno
esci fuori con le mani ghiacciate, le lacrime agli occhi per il dolore, è praticamente impossibile giocare

eppure nessun nordista si lamenta che ad aprile dopo mesi di acqua ghiacciata e allenamenti sui generis ci siano due giornate di campionato!

ognuno ha i suoi problemi (tutti rispettabili) ma da qui a lamentarsi per la situazione di roma...
avete una visibilità enorme con l'Eur, una realtà in ascesa a Castel Gandolfo e (visto che si parla di inverno) un clima incredibilmente mite!!!



PS detto questo secondo me non è giusto che una donna possa giocare in B solo nel suo club di appartenenza! e se il club non ha una squadra di B?

Caro "ma com'è" (che palle sta gente)
Jack e Antonello sono grandi polisti e li considero Amici e un esempio per tutti noi.
Gemella Buona le ho fatto tantissimi Complimenti per il suo impegno.
Ho ringraziato sempre tutti per gli interventi
Ho fatto presente solo a tutti che non conoscete bene la realtà di Roma.
Ma vedo che non la volete sentire. Fate bene. Vi annoiereste.
Ti ricordi Jack che è successo l'anno scorso per le assegnazioni delle Giornate di Campionato ? Quei 4 soldi ci avrebbero fatto comodissimo. Ma ce lo siamo scordati. Va benissimo così.
Non ho usato ao' ecc.ecc. ma va bene così oramai la prendo a ridere.
Non si può far diventare tondo chi è quadrato.
Poi per Gemella Buona le ho chiesto di telefonarmi perchè è inutile annoiare questo Forum.
Poi altrimenti noi di Roma, sembriamo i soliti piagnoni
Quando cari polisti la metà di voi avrebbe smesso con le condizioni che abbiamo a Roma.
Detto questo per precisare alcuni punti considero chiuso il dibattito.
Mi sforzo per far giocare le Donne, ma se tutto questo è servito per essere deriso da questo Forum e non compreso, sinceramente non ci sto. Io un giorno potrò dire RAGAZZE ci ho provato. Sennò poi dicono che noi Uomini NON facciamo granchè per il movimento. Io più di così NON posso fare. Lascio fare a Voi che sicuramente avete le idde più chiare di me. Come si dice in gergo.....passo la palla.
Ciao a tutti
Bruno G.C. Roma

Jack Bologna, 04/11/2009 16:37:

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La fuma ha un Ammiratore segreto!!!!

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evvai!!! sono quelli palesi che invece mancano...

La fuma ha un Ammiratore segreto!!!!

che alla fine qualcuno risulta sempre antipatico?
certi toni non servono un granchè...

ci si può confrontare anche con termini un po più educati
senza dire aò chiamami aò te ciai li rimborsi aò qui aò lì

elena ha scritto un intervento carino e queste sono le risposte...
w elena, che è anche senza dubbio la polista più carina in circolazione

Ciao Bruno,

hai ragione, io devo ritenermi fortunato di avere un club come il CCBO alle spalle.
Conta però che nulla ci è mai stato regalato.

Conta che il campionato femminili sono 2 giornate. Una solitamente in Sicilia (il club da un contributo me se le ragazze vogliono andare in Aereo pagano loro la differenza), l'altra per fortuna è a stata Bologna e le ragazze devono partecipare all'organizzazione dell'evento e alla gestione dei tavoli sia maschili che femminili. L'organizzazione di tornei e manifestazioni è il nostro modo di contribuire alle spese del club e mantenere la quota sociale accettabile.

Se puoi vuoi ti do il numero della Gemella buona ma forse non è la persona giusta con cui parlare. Conta che il suo allenarsi e giocare a Bologna significa per lei spendere molto di trasferte per venire a Bologna, a volte anche dall'Inghilterra (come le finali di quest'anno).

Anche le ragazze di Catania diverse volte sono state li li per saltare la tappa bolognese perché molto costosa.

Questo per dirti che la vita non è facile per nessuno, è uno sport povero, bisogna tenere duro.

Un abbraccio
Jack

"Ovviamente alla fine di ogni stagione il mio club mi chiede se ne sia valsa la pena (e la spesa) e se dobbiamo confermare per l'anno successivo"

Questo è quanto hai scritto caro Jack e ti ringrazio per l'intervento
Tu conosci la situazione di Roma.
Quindi beati voi e beate le tue ragazze che hanno un club come il tuo.
Devono considerarsi fortunate
Se vuoi dai il mio cellulare a Gemella Buona così le spiego cosa significa fare Canoa Polo a Roma

Quindi a me rimane da dire solo che così NON POSSO COMPETERE

In bocca al lupo.

Grazie a tutti

Ciao
Vi abbraccio
Bruno G.C. Roma

(il tema della discussione si è un po' spostato ma qualcuno fortunatamente ha modificato un po' il titolo).

Bruno tu non sai come mi è chiara la tua situazione e allo stesso tempo mi trovo perfettamente in linea con le esperienze descritte da Antonello.

Ogni anno arrivo in fondo al campionato femminile provato, il più delle volte mi ritrovo a fare i miracoli per completare il quintetto da schierare in campo per le due giornate di campionato. Reclutamenti di slalomiste della mia città, di atlete che hanno smesso da qualche anno, di ragazze da altre città... ti assicuro non è semplice. Magari fossero tutte come Elena che semplicemente di buttano con entusiasmo cercando di superare le inevitabili difficoltà. Ormai sono anni che non ho più una squadra dove 5 ragazze siano di Bologna.
Ovviamente alla fine di ogni stagione il mio club mi chiede se ne sia valsa la pena (e la spesa) e se dobbiamo confermare per l'anno successivo.

Certo a volte la tentazione di dire, vabbè dai facciamo giocare le ragazze che ne hanno voglia in B e semplifichiamoci la vita (di molto), ma poi capisco l'importanza di non mollare, di tenere duro, nella speranza di vedere piano piano nascere nuove squadre e ripartire il movimento.

A volte i paletti sembrano assurdi ma il fatto di non avere alternative spesso evita di offrire alle persone facili scappatoie. Il tuo gruppo mette già da alcuni anni delle ragazze in campo come serie B e benvenga perchè così ci sono più ragazze che giocano, però se ad un certo punto questo non sfocia nel campionato femminile in realtà non contribuisce a far crescere il movimento.

Detto questo
1- secondo me occorre essere più aperti non tanto nelle possibilità di fare il campionato di B ma nelle possibilità di fare quello femminile (secondo me tutte le ragazze che fanno canoa polo dovrebbero essere messe in grado di fare il campionato femminile e confrontarsi con la loro categoria; è così in tutte le altre specialità).

2- Chi è Alessietta? Quanti anni ha? da quanto gioca?
Se è giovane, sei sicuro che sia opportuno per la sua crescita non farla giocare nel campionato Femminile?

Scusami ma vevo letto solo l'intervento di questo "Osservatore"
Cara Ragazza io lavoro per cercarti di dare nel futuro una Squadra con cui un giorno, forse lontano, poterti confrontare.
Forse non hai letto attentamente cosa vuol dire tirare su una Squadra dal punto di vista fisico, tattico, tecnico oltre quello più importante economico.
Racconti la tua esperienza.
Sono contento per te.
Sei stata grande. BRAVA ! E te lo dico con tutto il Cuore.
Però non tutti sono te.
Se io ragionavo come Luca Bellini forse un giorno potevo confrontarmi contro di Lui.
Ma siamo diversi
Una Squadra è composta da tante realtà, caratteri, disponibilità, impegni ecc.ecc.
Ma va bene così
D'altronde sapevo a cosa andavo incontro , aprendo questo dibattito
Mi aspettavo un po' più di solidarietà nei miei confronti e nei confronti di queste 3 ragazze romane.
Vuoi che smettano.....
Figurati .........se è questo che volete, tranquilli sarete accontentati.
Buon campionato
Senza rancore. Te lo dico davvero.
Io ci provo a farvi giocare il più possibile
ma forse siete troppo abituati a vedere il vs. orticello
E in più ho capito dal tuo intervento che le cose vi stanno bene così.
Tu sei la più diretta interessata di tutti noi.
C'è una frase che usiamo spesso tutti.....
che fa più o meno così...
contenta tu, contenti tutti

Ciao e grazie per l'intervento
Con affetto.
Bruno G.C. Roma

Io ci metto la faccia , il nome a l'appartenenza.
MaTu chi cacchio sei ?
Non hai voce in capitolo
Sei meno di niente.
Confrontami con me. Fammi sapere chi sei e poi ti rispondo punto per punto.
Io so solo che ho fatto enormi sacrifici per tirare su 4 Donne e una Squadra B con queste ragazze.
Vedere distrutto il mio lavoro perchè non avete altro a cui pensare sinceramente mi fa veramente rodere il c..o
Chi sei ? Abbi coraggio ! Tranuillo non mordo. Voglio solo confrontarmi.
Poi uno dice che questo mivimento e questo sport va a rotoli.
Mah !!!!!!!!!!!!!!!
Che tristezza infinita.
Bruno G.C. Roma

Osserviamo questi punti

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Le donne potranno giocare anche nei campionati maschili, secondo le seguenti limitazioni:

• 2 atlete/squadra per ogni campionato maschile di A1, B e Under 21;
• nel Campionato Italiano di serie A1 possono giocare solo atlete di interesse nazionale;
• tutte le atlete che giocano nelle squadre maschili di A1 e B dovranno giocare con la propria società al
Campionato italiano femminile. Tale limite non sussiste per le atlete che giocheranno nel
Campionato Italiano Under 21.
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Secondo me queste restrizioni sono giustissime ad eccezione di un punto.
“Nel Campionato Italiano di serie A1 possono giocare solo atlete di interesse nazionale.”

Osservando le convocazioni dei campionati europei 2009 i commenti giungono spontanei.
Non tutte LE ATLETE DI INTERESSE NAZIONALE sono in grado di disputare un campionato di A1 ma, il cerchio si restringe a pochi elementi 5/6.

Francesca Ciancio Segue i suoi ragazzi e il suo ruolo non è di completamento ma di guida nei confronti della squadra

Roberta Catania, Martina Anastasi le reputo perfettamente idonee e conformi al campionato di serie A1 anzi molte volte sono state determinanti per la squadra

Sara Malossi nonostante gli scompensi fisici nel campionato di A1, disputato 2 anni fa dove lei è stata il “quinto uomo” ha dimostrato buone capacità e un perfetto allineamento con il livello maschile

Silvia Cogoni non ho mai avuto la possibilità di vederla giocare in A1 (non so se abbia mai giocato ma purtroppo mi sono perso il girone nord) comunque penso abbia i mezzi e la giusta grinta per poter disputare appieno un campionato di serie A1 senza nessun scompenso fisico/emotivo.

Con questa premessa penso sia un errore generalizzare questa restrizione ma piuttosto affiderei la scelta, in base alle capacità di ogni atleta, al tecnico Federale (Rodolfo Vastola) il quale consentirà o negherà alle ragazze la possibilità di giocare o non giocare in A1.
Per quanto riguarda la serie B penso sia una possibilità IN PIU’ non una soluzione sostitutiva. E’ capitato in passato che alcune squadre non iscrissero la squadra femminile usando la serie B come unica soluzione utile. Ecco questo tipo di ragionamento è sbagliato nei confronti del movimento, sono perfettamente d’accordo con le limitazioni imposte.
Spero di vedere più ragazze in questo campionato…
A presto…

Bah, mi chiedo se davvero le donne si facciano cosi' sconvolgere da una sconfitta, anche pesante, nel campionato femminile o se siano cosi' timide da voler giocare solo con persone conosciute. Saro' ottimista, ma non credo sia cosi'. Forse non conosco il metodo scientifico e faccio induzione sull'unico caso che conosco bene, il mio.
Ho iniziato a giocare a canoa polo in Inghilterra, senza fronzoli, con una capitana un po' ragazzina che, come risposta ai miei dubbi e alle mie seghe mentali, mi ha inviato con una riga di email. "Just come n play". Mi sono allenata un anno con loro, in piscina e nel freddo dei canali di londra, poi appena mi sono resa conto che sarei dovuta ritornare in Italia, ho cominciato a googolare all'impazzata e, ovviamente, sono arrivata su questo sito.
Mi sono trovata di fronte a una canoa polo super discussa, cosi' diversa da quello a cui ero abituata. Dopo un intreccio di mail sono arrivata a Jack e Biri che mi hanno proposto (senza conoscermi) di giocare al precampionato tour, nel 2007. Ma lo ricordo ancora, ci siamo scambiati un paio di mail al mercoledi sera e io alla loro proposta ho risposto nell'unico modo che mi venisse in mente.... Vengo, insomma, I'll come and play. E stata una scommessa da entrambe le parti, un po' meno per me, che conoscevo almeno il Jack multimediale, molto di piu' dalla parte bolognese.
Al sabato sera ero in acqua. Prima di arrivare a meta' campo mi ero gia' ribaltata (ma, fortunatamente, per evitare la figura di merda completa, mi e' riuscito un provvidenziale eskimo). Credo di non aver neppure toccato la palla. Nonostante ci fossero Ada e Martina a potenziare un po' la squadra, abbiamo preso qualcosa come 25 goal in 4 partite e segnati non piu' di 5. E da quella partita mi sono fatta adottare dal Bologna (nonostante abitassi a 2 ore di treno).
Mi rendo conto che il campionato femminile non sia un granche', ma, se ci fossero piu' squadre (come in parte e' stato l'anno scorso) diventerebbe piu' interessante... Credo che per una novellina sia comunque un'esperienza positiva: se gioco contro il posillipo o il catania, mi aspetto al massimo di limitare i danni, ma se per caso mi entra un goal ai playoff o mi riesce uno stop, torno a casa con un sorriso a 2000 denti. E' un modo per sperimentare (se giovani) lo sport agonistico o per ritornare sui capi di gara dopo tanto tempo, come e' successo a me, che avevo smesso di fare gare di nuoto da 15 anni. Credo piuttosto che il campionato femminile sia sconvolgente per le ragazze nazionali, che si trovano a giocare delle partite vinte in partenza, assolutamente non in linea con lo standard internazionale. Se accettano di giocare loro, non so perche' non dovrebbero farlo le freshers. Poi nelle squadre femminili di risorse ce ne sono: tecniche grazie a quelle che, nonsostante tutto, sono riuscite a raggiungere standard internazionali e non tecniche grazie all'esempio di quelle che, come me macinano chilometri per infilare il culo in una canoa o di chi passa i pomeriggi al porto o al circolo.
Il viaggio, quello si' e' un problema, e lo e' per tutti, per le ragazze-donne ancora di piu', ma se ci fossero piu' squadre il discorso cambierebbe.
Credo che voler bene alle proprie ragazze non significhi trovare una soluzione di second best (la serie B, o le squadre miste) e proteggerle dalle delusioni, ma significhi convincerle (o forse dare loro solamente l'illusione) di giocare in un campionato vero, non allo stesso livello di quello maschile ma che almeno aspiri ad essere tale. A volte non sembra che il movimento maschile ci stia davvero provando.

just my 1p

scusate, le donne parlano sempre troppo.

a presto in acqua (e questo giro vivo a 2 ore di aereo, non di treno)

lafuma

Nuccia c'è sempre. E' la mia stella.
Laura invece l'ho persa già l'anno scorso.
Ho alessietta che è piccola ma tenace come un pitbull
MariaGrazia una Donna dolcissima e appassionata
e Lina una Messicana appassionata ma che forse ci lascia per andare a lavorare con la sorella a Londra.
Detto questo....recentemente con il mio gruppo siamo andati a fare un escursione sul tevere farfa. Una passeggiata. Sembravo un matto depravato. Ho chiesto i cellulari a tutte le Donne per cercare di convincerle a fare polo. Ma le risposte erano ...non posso il sabato e la domenica, il lavoro, la famiglia, il fidanzato, il marito ecc.ecc. Non è facile per niente caro Anto. Inoltre vorrei avere una base di almeno 7 Donne. Raccattare Donne in giro per l'Italia, fare un armata brancaleone e spedirle in giro per l'Italia a cacciare soldi e prendere schiaffi , sinceramente non me la sento. Non me la sento per loro! Io alle mie ragazze gli voglio bene. Vorrei avere un minimo di organizzazione altrimenti anche quel poco che ho, lo perdo. E perciò, per adesso , le devo far sfogare nella serie B. Ma se anche li, in un Campionato, che sinceramente non frega nulla a nessuno, facciamo storie per farle giocare, un po' mi cadono le braccia e mi scoraggiano.
Io sono stato felicissimo di giocare contro le Ragazze Nazionali in A1 Sud. Non hanno demeritato e spesso sono state anche incisive.
Ma se le mie Ragazze NON potranno giocare in B è giusto far defluire tutte le Donne nel loro Campionato e NON procedere più in questa direzione. Alrimenti qui si fanno figli e figliastri.Se sei Nazionale puoi giocare ovunque se sei una pippa nemmeno con la Serie B dove è un Campionato che viene seguito solo da chi lo disputa.
Vabbè , stiamo alla finestra e confido nei ns. Direttori d'Orchestra. Ciao grande Antonello e salutami Stefano e il grande Ibba
Ciaooooooooo
Bruno G.C. Roma

Caro Bruno, io dico come prima frase che i paletti non servono a nulla.
quindi è giusto far giocare il più possibile, anche in serie b.

detto ciò io credo che si debba fare uno sforzo per costruire una squadra femminile, ma poi è giusto che le stesse abbiano la possibilità di mescolarsi nei tornei, serie b, etc.
il punto è che se tu hai tre ragazze fisse (parlo di nuccia, laura e credo un'altra della quale non ricordo il nome), credo che arrivare a sei si possa fare. stiamo parlando di Roma, magari verifichi se ci sono cani sciolti in giro per l'italia, ripeschi valentina carboni o qualche altra ragazza. (conosco le vostre potenzialità ). tu e renato siete due appassionati e io prima parlavo di gente come voi (o noi).
I soldi poi sono un fattore secondario, credimi.

Un abbraccio mitico brunè.

ps: io non decido nulla, come te mi allineo a quanto altri decidono e qui cerco di esprimere un pensiero.

Antonello carissimo e Amico mio
Sai benissimo quale è la realtà di Roma
Beato te che parli di Bilanci in passivo.......come vorrei stare al posto tuo.
Ma non voglio fare i soliti piagnistei romani.....solo che mi fate sorridere.
Detto questo io parlo di fatti concreti.....
Mettete i paletti e avete perso le ragazze di Roma
è chiaro che poi mi metterò alla finestra e osserverò.
Non dico di avere in mano la VERITA'.
Io vedo, analizzo, tocco con mano, osservo
Se voi avete la VERITA' in mano io mi adeguerò ,ma una volta perso le mie RAGAZZE .....ESIGO e dico ESIGO.... RISULTATI.

E NON mi parlate di Ragazze in A1. Arrivati a questo punto NON le voglio più.

Una volta constatato che avevate ragione, tanto di cappello e riconscerò per sempre le vs. qualità nel far crescere un Movimento.
Sia ben chiaro , lo dovete fare con pochi mezzi a disposizione, altrimenti sono bravo pure io a pagarmi 2 ragazze inglesi per farle giocare nel ns. Campionato oppure pagare e sovvenzionare le trasferte e le attrezzature.
Datemi i quattrini e vi faccio vedere come sono bravo

Sarò un sano e attento Osservatore !

Ne approfitto per salutarti affettuosamente caro Antonello

Abbracci da Bruno G.C. Roma

E' chiaro che rendere rigida la struttura non porti a nulla, anzi è molto pericoloso vietare troppe possibilità alle donna.
una cosa è certa, da 11/12 squadre si è passati a 6 squadre (non 4) e questo ci deve far riflettere.
Io credo che tutti i movimenti nascano per la volontà specifica delle Società e anzi, nel nostro caso donne italia, per volontà di persone che seguono la creazione del gruppo dall'inizio alla fine. se queste persone si riducono come numero (da 12 a 6) la colpa non è certamente di nessuno in particolare.
Porto come esempio la mia società: ogni anno a fine campionato donne riflettiamo seriamente sulla opportunità di fare o meno il campionato successivo....questo so che capita in molte squadre femminili. E' un dato di fatto che organizzare una suqadra sia particolarmente complicato e nel caso delle donne i problemi si amplificano.
noi però poi decidiamo sempre di metterci in ballo e trascorriamo l'inverno cercando di far migliorare le 5/6 fisse e contemporaneamente mettiamo in acqua qualche altra ragazza, magari di basso livello, utile però a far un po di esperienza nel caso dovesse servire.
se ci adiagiamo sulla possibilità di farle giocare in campionati maschili capiterà di certo che lilla e elisa, giocano nel campionato di serie b, pat e diana nel campionato serei b di un eventuale idroscalo club e le altre che abbiamo (laura, carlotta, giulia e michela) smettono con certezza. e la suqadra femminile muore.
E' questo il punto... bisogna tenere duro e organizzare la squadra acnhe se il livello di questa non è altissimoe anche correndo qualche rischio, ma credendoci.

ps per bruno: il tempo delle vacche grasse è finito.. la regione non copre neanche la metà delle spese per i campionati (quest'anno abbiamo chiuso il bilancio con quasi 15000 euro meno).

Jack ti prego non ti ci mettere anche tu.........
Io so solo che il campionato si è ridotto a 4 Squadre
Posillipo, Catania dove sandra gioca oramai con la sorella, la figlia ecc.ecc., il Bologna (tanto di cappello) e l'Ichnusa che sai benissimo funziona con gli introiti della Regione.

Faccio un paio di situazioni...
Quando vedrò 2 squadre ex novo , tipo, tanto per dire qualche nome, milano,bari,firenze,torino sarò il primo a non volere più le squadre miste.
Per adesso contano i numeri e i numeri sono impietosi.

E poi con i campionati in concomitanza (maschili con quelli femminili) sono curioso di vedere una squadra nuova composta da 7 giocatrici nuove , probabilmente giovani, senza esperienza, a spese loro, caricarsi una macchina con le canoe e andare a giocare, palermo, bologna ecc.ecc. e farsi massacrare dal catania e dal posillipo.

Per me ci vuole tempo, senza paletti, enorme visibilità e dargli il tempo di crescere con tutte le soluzioni possibili.
E per me visto che la Serie B non frega nulla a nessuno è la sola e unica soluzione.
Per la visibilità del selezionatore basta dire al Tecnico che c'è una ragazza valida da visionare e di vederla casomai a un raduno.
Noi maschietti penso che saremmo in grado di dire a Rodolfo chi è capace e chi no ?
Altrimenti anche una sola giocatrice valida di una Regione o NON giocherà mai o dovrà elemosinare la presenza nelle solite 4 Squadre.

Infine e chiudo.
I numeri sono impietosi, volete mettere i paletti......ok avete già perso 4 donne di Roma......che invece a me servono per cercare di convincere a una donna di scendere d'inverno al laghetto dell'eur. Essendo Donne , stiamo parlando di miracoli.
Senza offesa per le ragazze, che hanno tutta la mia stima e lotto per farle giocare.

Poi se vogliamo andare avanti con i soldi (beati chi ce l'ha) e sperando di attingere nelle famiglie (la sorella, la cugina, la figlia) ecc.ecc. penso proprio che non ci siamo

Ciao a tutti.

Bruno G.C. Roma

Ovviamente la soluzione di Carlo (che coincide praticamente con la soluzione precedente all'attuale) sembra essere più equilibrata. E questo a detta di molti.
Certo è sempre il consiglio che dovrà scegliere ed avranno fatto le loro considerazioni in merito.
Però, io credo, che se per una volta TUTTE le squadre di serie A (e magari anche buona parte di quelle di A1) si coordinassero e facessero arrivare un documento in federazione, firmata dai rispettivi presidenti, con la richiesta di modificare la formula delle retrocessioni /promozioni difficilmente potrebbe essere ignorata.

Per le Donne capisco bene la posizione di Bruno però l'argomento è delicato e difficile.
E ogni decisione ha lati positivi e negativi.

1- Non sempre una scelta porta le conseguenze che ci si aspetta. La riduzione del movimento femminile è cominciato proprio quando si è cominciato a "liberalizzare" le possibilità di gioco delle ragazze. La prima batosta è arrivata con l'introduzione delle squadre miste, fatta in buona fede pensando di fare un favore alle società che come la tua avevano 2/3 giocatrici. Unendosi ad altre avrebbero potuto giocare il campionato. Quell'anno l'effetto fu esattamente l'opposto. Molte squadre preesistenti si unirono diventando una sola. :(...
Poi si è aperto alla serie B pensado di offrire una possibilità in più per le ragazze di giocare 2 campionati invece che uno. Alcune non iscrissero la squadra femminile pensando di usare questa occasione per non fare il campionato femminile (comunque più oneroso) e fare solo la serie B. :(...
Insomma la sensazione è che più si danno possibilità alle squadre meno queste siano portate a sforzarsi a completare il gruppo. E vi assicuro che so molto bene quanto sia complesso mettere insieme 6 ragazze!!

2- Lo so che magari il movimento della nazionale possa sembrare secondario però, immaginiamo in prospettiva che molte ragazze giochino solo i campionati di B e A1, come potrà fare l'allenatore della Femminile a selezionare la squadra nazionale? Girando tutti i campionati senza avere la possibilità di vederle giocare assieme?

Ricordo quando ho iniziato a seguire il movimento femminile c'erano la A e l'A1 e una dozzina di squadre. In quegli anni nessuno si sognava di far giocare una ragazza nei campionati maschili eppure il movimento era molto più vasto di ora...

Buonpomeriggio a tutti.
Intervengo solo perchè si è parlato di Donne nella Canoa Polo.
Sono 3 anni che in Serie B ho seguito una Squadra mista dove le ragazze mi hanno dato enormi soddisfazioni. Mi piacerebbe fare una Squadra femminile ma i numeri non ce li ho. Però ero contento lo stesso, perchè le ragazze si sono sfogate in un Campionato, quello di Serie B, dove è un bacino fantastico per chi muove i primi passi e deve fare esperienza.
Per farla breve, vi scongiuro, fate qualcosa, visto che si cerca di mettere i paletti anche in serie B. Così perderei anche quel poco che ho a livello femminile. 3 Donne + una Donna Messicana. Consiglierei di lasciare le cose così come stanno, immutate, per continuare l'esperimento e quindi cercare di farle crescere. In più saranno utilissime anche come vetrina per tutto il mondo femminile. Confido nel buon senso di tutti. Grazie e scusate l'intromissione.

Per i maschietti.............
E' chiaro e palese che la soluzione, senza ombra di dubbio e quella suggerita da Carlo e Dado e non perchè sono amici miei.

Promozione diretta delle prime di A1 nord e sud e retrocessione diretta per le ultime 2 di A.
Le seconde di A1 insieme con terz'ultima e quart'ultima di A si giocano i 2 posti rimasti ai play-out con un torneo all'italiana a 4 (magari il giorno stesso dei play-off scudetto).

Penso che su questo ci sia ben poco da contestare.
Non so quando ci si potrà tornare a questa soluzione , ma io suggerirei a tutto il movimento di cominciare a muoversi almeno per avere tutto ciò l'anno prossimo dopo i Mondiali.

Ciao a tutti
Bruno G.C. Roma

E teniamo d'occhio anche il movimento femminile!!
Di questo passo tra 4 anni sarà defunto!!!

Troviamo il modo di farle giocare sempre e dovunque senza imporre inutili e deleteri paletti.

Siamo in un momento in cui va aumentata la quantità delle praticanti più che la qualità.

Alla qualità ci si arriva quando hai la possibilità di poter scremare altrimenti facciamo la fine della nazionale femminile di dragon boat (non mene vogliano) dove la squadra si fa per alzata di mano e l'equipaggio si completa portando le amiche...

Facciamo un po' di ordine perché Dado e Carlo hanno toccato più punti.

1- Tante seconde squadre in A1: è una situazione anomala ma significa solo che la serie B non riesce a offrire squadre che siano abbastanza competitive da poter giocare in A1 al posto delle seconde squadre di A. Significa anche che il livello di A1 è alzato dalle seconde squadre.

2- Questa alta presenza di squadre che non possono salire in A in effetti, anche secondo me, richiede una modifica nella formula dei playoff. Ok quest'anno chiude un ciclo (che per la canoa polo dovrebbe fare riferimento al mondiale e non alle olimpiadi di cui ci frega poco), magari non si è voluto cambiare per dare il tempo alla scelta di valutare le conseguenze. Però bisogna anche avere la capacità di identificare dei problemi in una scelta e cambiarla senza perseverare oltre.

3- Ogni scelta ha spesso in secondo lato della medaglia, in particolare la riduzione delle squadre a 12 può aver senso per ridistribuire gli equilibri tra A e A1 però, di contro peggiorerebbe il campionato di A per come è strutturato ora. In particolare le giornate (zonali) che sono state molto utili per ridurre le spese, diventerebbero ancora meno interessanti e vendibili, dando origine a torneini di 6 squadre che risolvono tutto in 15 partite (7h 30" totali di gioco).

E' chiaro che non si dovrebbe ragionare sull'oggi ma guardare alle cose in prospettiva. In futuro avremo più squadre e il livello medio sarà più alto oppure ci aspettiamo una contrazione del movimento? Come vediamo la canoa polo tra 4 anni? Cosa dobbiamo fare oggi per costruire il nostro futuro?

Seeee 5-6 anni!! In base a qualche luna?

Credo invece che al più certe scelte seguano i tempi del "quadriennio olimpico".

Chissà se i geni che hanno messo su questo cinema ne erano al corrente....

Poi fatta le legge..... Mi sbaglio o per anni si è cambiata la formula play-off da un anno all'altro?

Ho solo rilevato un'anomalia.
Non ho mai scritto che la riforma deve essere fatta quest'anno (anche se lo avrei auspicato).